Aggressioni ai sanitari, via libera del Governo a Ddl Grillo

Ddl Grillo su aggressione ai sanitari, c’è il via libera del Governo.

È arrivata l’approvazione definitiva da parte del Consiglio dei Ministri del Ddl Grillo sulle aggressioni ai sanitari. Arrivano Osservatorio nazionale e pene più severe per chi minaccia o aggredisce gli operatori sanitari nell’esercizio delle loro funzioni.

Aggravamento di pena per gli atti di violenza e anche le minacce nei confronti degli operatori sanitari nell’esercizio della loro attività. E costituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza di tutto il personale della Sanità.

Sono queste le nuove disposizioni introdotte dal Ddl Grillo sulle aggressioni ai sanitari, che è stato approvato ieri sera in esame definitivo dal Consiglio dei Ministri.


Aggressioni ai sanitari, gli articoli del Ddl Grillo

Il Disegno di legge è costituito da tre articoli.

Articolo 1

Prevede l’Istituzione, con decreto del Ministro della salute, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge e di concerto con il Mef e previa intesa in sede di Conferenza Stato Regioni, di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie.

L’Osservatorio avrà il compito di:

  • monitorare gli episodi di violenza commessi ai danni degli esercenti le professioni sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni
  • promuovere studi ed analisi per la formulazione di proposte e misure idonee a ridurre i fattori di rischio negli ambienti più esposti
  • monitorare l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione a garanzia dei livelli di sicurezza sui luoghi di lavoro

Articolo 2

Prevede un’integrazione dell’art. 61 del codice penale che disciplina le circostanze aggravanti nei confronti di chi commette reati con violenza o minacce in danno degli operatori sanitari nell’esercizio delle loro funzioni.

Articolo 3

Reca la norma di invarianza finanziaria.


Il disegno di legge che introduce disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie nell’ambito dell’esercizio delle loro funzioni, licenziato dal Consiglio dei Ministri ad inizio agosto, aveva già ricevuto il parere favorevole da parte della Conferenza Stato Regioni nei giorni scorsi.

In merito si era espressa anche Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (Fnopi), sottolineando l’importanza del provvedimento. L’infermiere – ha dichiarato Mangiacavalli – come nessun altro professionista della salute, non è un bersaglio, non è un capro espiatorio, non è un contenitore inerme dove riversare rabbia, frustrazione e inefficienze del sistema. L’infermiere è un professionista alleato del cittadino e tutto il Servizio sanitario deve impegnarsi perché questa alleanza possa esprimersi al meglio, per aumentare sicurezza e fiducia.

I ripetuti, ormai continui episodi di aggressioni e minacce in corsia – aveva dichiarato invece il ministro della Salute Giulia Grillo – non possono più essere tollerati. Faremo di tutto per proteggere chi si prende cura di noi con tanto sacrificio.


Fonte: Nurse24.it