Malattie cardiovascolari: attenzione ai sintomi “silenziosi” e “atipici”

Ipertensione senza mal di testa, infarto in assenza di dolore al petto, fibrillazione atriale priva di palpitazione.

Ecco alcune anomalie nei sintomi delle patologie cardiovascolari descritte dal professor Landi – geriatria del Policlinico Gemelli di Roma e docente di Medicina Interna e Geriatria presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica – per imparare a riconoscere e prevenire queste malattie.

Le malattie cardiovascolari, responsabili del 44% di tutti i decessi, rappresentano ancora oggi la principale causa di morte nel nostro Paese. In particolare, secondo i più recenti dati dell’Istituto Superiore di Sanità, la cardiopatia ischemica, con il 28% di incidenza, è la prima causa di morte in Italia. Al terzo posto, dopo i tumori, con il 13%, ci sono gli accidenti cerebrovascolari.

Quali sono le principali patologie cardiovascolari?

«Ipertensione arteriosa, ma anche le malattie del cuore, coma le aritmie o le patologie cardiovascolari di tipo ischemico».

Quali sono i campanelli di allarme dell’ipertensione?

«La pressione arteriosa è una delle situazioni sicuramente più subdole: non sempre ci sono dei sintomi della pressione alta. Soprattutto,  nei soggetti giovani può subentrare un adattamento alla pressione alta e, di conseguenza, i sintomi caratteristici proprio della crisi ipertensiva, come il mal di testa o il rossore in volto, non si presentano affatto».

E per le malattie ischemiche?

«Esiste il classico dolore che si studia sui libri universitari, quello che dal petto si irradia al braccio sinistro. Ma nelle persone anziane l’infarto può presentarsi anche con una sintomatologia atipica: possono avvertire affanno, affaticamento e, a volte, anche dolori in sedi un po’ anomale, come la mandibola, dando l’impressione di un mal di denti. Per gli anziani affetti da un disturbo cognitivo, questi sintomi possono includere anche lo stato confusionale acuto».

Ci sono segnali per le aritmie?

«La fibrillazione atriale non sempre insorge con la sintomatologia  classica della palpitazione, cioè quella sensazione di avere “il cuore che corre forte”. Anche le aritmie possono essere, a volte, non avvertite. Per questo sono importanti le attività di screening e di check-up, che includono sia il controllo della frequenza cardiaca, che l’elettrocardiogramma».

Dunque, è importante saper riconoscere i sintomi ed anche sottoporsi ad esami diagnostici frequenti, per individuare quelle situazioni che, seppur asintomatiche, sono a rischio. Ci sono altre raccomandazioni?

«Lo stile di vita è correlato in maniera significativa sia alla salute cardiovascolare che alla cosiddetta longevità attiva, cioè senza disabilità, in autonomia funzionale. Ormai consigliare di non fumare sembra quasi scontato: non va fatto, punto. Poi, l’alimentazione giornaliera deve contenere dalle tre alle cinque porzioni di frutta e verdure, associate anche alle proteine, comprese quelle di origine animale, che non devono essere assolutamente bandite dalla dieta. Infine, esercizio fisico: almeno due ore e mezzo a settimana. Non mi riferisco alle lunghe passeggiate nei centri commerciali, ma ad un’attività sportiva vera e propria, da praticare sin da giovanissimi, fino a alla terza età».


Fonte: Sanità Informazione