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OSS aggredito durante il turno

Un esterno dell'ospedale San Giovanni Bosco al centro di una segnalazione dei Verdi per la presenza di zanzare e scarafaggi, Napoli, 19 giugno 2017. ANSA/CESARE ABBATE

L’operatore socio sanitario è stato aggredito durante il turno di notte al Pronto soccorso

Dieci i giorni di prognosi per l’oss a causa dei colpi inflitti da un parente dell’assistito

Un operatore socio sanitario (OSS) è stato aggredito questa notte mentre effettuava il proprio turno di lavoro, nel pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli

Il 50enne napoletano, in servizio da tre anni nel presidio della Doganella, è stato strattonato e percosso dall’accompagnatore di un paziente che lo ha sbattuto contro un muro, cominciando a colpirlo in varie parti del corpo. L’episodio è accaduto intorno all’una e mezza, davanti agli altri pazienti in attesa delle visite e, secondo quanto riferito dalla vittima, alla base dell’accesso di ira c’era l’attesa per la consegna di un esame diagnostico.

Il parente dell’assistito che aveva effettuato un esame radiografico al torace, infatti, si è spazientito dell’attesa e del fatto che l’operatore socio sanitario a causa del sovraffollamento nel pronto soccorso, era impegnato anche con altri pazienti. A quel punto, il sanitario è stato assalito e picchiato e subito dopo i colpi, il paziente ed il suo accompagnatore si sono allontanati dal presidio ospedaliero. Il raid di botte è costato all’operatore socio sanitario, 10 giorni di prognosi ma quello di stanotte è l’ennesimo episodio di violenze che si ripetono frequentemente come denunciano i sindacalisti del San Giovanni Bosco.

In ospedale manca il triage

“L’ospedale in via Filippo Maria Briganti è l’unico a Napoli dove manca il Triage, sistema di filtraggio informatizzato che assegna le priorità e l’ordine per assistere i pazienti – spiega Salvatore Barone coordinatore Ugl per l’ Asl Napoli 1 – questo determina una sproporzione tra i pazienti che entrano e il caos che si crea per chi non rispetta il proprio turno, oltre al fatto che entrano troppi familiari e in momenti di tensione capitano aggressioni verbali e fisiche che continueranno finché non verrà regolamentato il pronto soccorso e installato il Triage”.

Fonte: Operatoresociosanitario.net